pasticceri, io e mio fratello Roberto
con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano
assistente alla regia Elena Tedde
prodotto dalla compagnia Orsini
Due fratelli gemelli.
Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto.
Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare.
Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti.
Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese: tutto si muove, vola, danza e la notte si infila dappertutto.
Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria?
Due fratelli pasticceri, se li vedi abbracciati, sembrano un albicocca.
Profumano di dolci e ascoltano la radio: musica, molta musica.
Leonardo Capuano
Leonardo nasce il 30 settembre ed è una bilancia. Diplomato presso la Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove segue una lunghissima carriera teatrale nella quale si è rivelato al pubblico nei più importanti festival e teatri italiani nella duplice veste di attore ed autore con vari monologhi quali La Cura (2000), Zero Spaccato (2003), La Sofferenza Inutile (2012) e Elettrocardiodramma (2013). Nel 2003 crea con Renata Palminiello, Due. Ha lavorato con Alfonso Santagata con la compagnia Lombardi -Tiezzi con il regista Pietro Babina in Ritter Dene Voss. Nel 2017 è attore nel Macbettu di Alessandro Serra. E’attore nel film “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo. “Lo Stato Delle Anime” di Peter Marcias e “Vostro Onore” di Alessandro Cas.
Nel lontano 2004 incontra Roberto Abbiati in spiaggia a Castiglioncello nei giorni del festival Inequilibrio e lo vede metre esce in scarpe pantaloni e mglietta dal mare dopo un bagno e pensa che Roberto sia un tipo originale che forse si potrebbe lavorare insieme. Roberto la sera prima aveva fatto lo spettacolo “Il viaggio di Girafe” con la scusa dello spettacolo Leonardo attacca bottone, e inconsapevolmente nasce “Pasticceri, io e mio fratello Roberto.
Roberto Abbiati
Roberto nasce prima di Leonardo il 25 settembre ed è anche lui una bilancia. Lavora per il Teatro alla Scala nell’opera “The Flood” di Igor’ Fëdorovič Stravinskij con la regia di Peter Ustinov. Sono 2 gli spettacoli con la regia di Bolek Polivka, poi arriva, Riccardo terzo, scritto con Francesco Niccolini, Una tazza di mare in tempesta.”che viaggia e fa più di 2800 repliche. Poi, Il viaggio di Girafe, in varie lingue a Marsiglia, Tolone, Edimburgo e al Dublin Theater Festival.
Con Mazzacurati fa i film, “La giusta distanza” “La passione” e “La sedia della felicità”. Con Claudio Morganti lavora a “Circo Kafka”. Con Monica Demuru e la regia di Massimiliano Civica in scena in Giorni Felici di Samuel Beckett.
Nel lontano 2004 incontra Leonardo Capuano in spiaggi a Castiglioncello nei giorni del festival Inequuilibrio che dopo un bagno lo guarda con sorpresa e ride, e pensa che con uno che ride così ,si potrebbe fare uno spettacolo divertendosi. Leonardo presentava al festival “Zero spaccato” col pretesto dello spettacolo i due chiacchierano, e tra le righe nasce “Pasticceri, io e mio fratello Roberto”
Compagnia Abbiati Capuano
La compagnia nasce nel 2004 sulla sabbia di Castiglioncello, si ricorda qui il contributo alla nascita di Massimo Paganelli direttore di Armunia. La compagnia viaggia per l’Italia da allora con un furgone Mercedes targato BS684WT con le scenografie dello spettacolo “Pasticceri, io e mio fratello Roberto”. La compagnia ha vinto un solo premio molto gradito, consistente in un cesto di prodotti Valtellinesi al festival a Teglio appunto in Valtellina, Roberto ha vinto da giovane invece una gara di sci di fondo sempre in Valtellina, Leonardo invece ha ricevuto un sacco di complimenti quando faceva le brioches nella pasticceria di suo padre.